Come si "maneggia" (o tratta) un criceto

Se il criceto è nato in un ambiente tranquillo, senza  pericoli, la probabilità che il suo carattere sia amichevole è propenso al contatto umano è molto alta.


Il criceto è un essere vivente che in natura viene catturato, è quindi normale se appena entra a far parte della nostra famiglia ha paura e si nasconde nella tana per molto tempo. Capirà col passare dei giorni che non siamo nemici e che vogliamo solo prenderci cura di lui senza fargli del male. Cercando di evitarlo di toccarlo con la forza ed offrendogli stuzzichini di frutta e verdura fresche o qualche semino di girasole dalle nostre mani, la conquista della sua fiducia si facilita più velocemente.


Se il criceto si lascia avvicinare, può essere tranquillamente tenuto nelle

mani unite, facendo sempre attenzione ad improvvisi balzi che potrebbe compiere tentando di scapare, con conseguente caduta sul pavimento e ferite anche gravi. I criceti non hanno una buona vista neanche il senso dell'altezza. E' molto facile che cadano da tavoli o da superfici elevate.


Tenere sempre presente la possibilità che il criceto, per tanto docile sia, possa mordere le nostre dita. Evitare di scagliare l'animale contro un muro o sul pavimento agendo di impulso e mantenere i nervi saldi cercando di riporlo dentro alla gabbia o in un posto dove sia possibile riacciuffarlo (come in un tavolo).

Pepe di lilly
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Giuggiola di Silvia
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